Monitoraggio PAP 2022

grafica Report Pap 2022 (da www.freepik.com)

Nel corso del 2022 sono pervenuti all'ufficio della consigliera di parità metropolitana, per il parere di rito, 17 Piani di Azioni Positive (Pap), provenienti da altrettante amministrazioni pubbliche dell'ambito territoriale di competenza, sul totale delle 47 amministrazioni di riferimento, comprensive di 44 Comuni, 2 unioni di Comuni (Città della Riviera del Brenta e Miranese) e Città metropolitana di Venezia. 

 

Il monitoraggio che segue fornisce un quadro dello stato di adempimento di questo obbligo di legge per le pubbliche amministrazioni, pena il divieto di assunzione da parte degli enti inadempienti. Nonostante la legge ne indichi la validità triennale, diversi enti rinnovano annualmente la triennalità di validità. Un comportamento che tende a diffondersi, almeno da parte dei Comuni più grandi, per effetto di una legislazione recente, che prescrive l'aggiornamento annuale del documento e la sua allegazione ad altri documenti di organizzazione generale degli enti. Sui documenti esaminati, la Consigliera di parità rilascia parere, in riferimento a 3 aspetti:

 

  • la struttura del documento in ordine alla coerenza, pertinenza e completezza delle sue parti;
  • la situazione del personale in chiave di equilibrio/squilibrio di genere;
  • il quadro delle azioni positive/obiettivi in chiave di praticabilità e misurabilità, anche in ottica di consolidamento e di sviluppo

 

In base ai dati ricevuti il 68% degli enti è in regola con la durata in vigore dei propri Pap; il 4% (2 Comuni) non ha mai inviato alla consigliera il documento e risultano ancora 13 i documenti (circa il 28%) scaduti alla data del 31 dicembre 2022. 

 

 

Validità 2021/2023: 8 (17%):  Cavarzere, Noventa di Piave, Portogruaro, San Donà di Piave, San Michele al Tagliamento, Scorzè, Teglio Veneto e Città metropolitana di Venezia

 

Validità 2022/2024: 22 (47%): Campagna Lupia*, Campolongo Maggiore, Cavallino Treporti, Chioggia, Cinto Caomaggiore, Concordia Sagittaria, Eraclea, Fiesso d'Artico*, Fossalta di Portogruaro, Jesolo, Marcon, Martellago**, Mira, Musile di Piave, Noale**, Pianiga, Salzano**, San Stino di Livenza, Santa Maria di Sala, Spinea**, Venezia e Unione dei Comuni Città della Riviera del Brenta

 

Validità 2023/2025: 2 (4%): Dolo* e Fossalta di Piave

 

Scaduti al 31/12/2022: 13 (28%), di cui 1 scaduto nel 2022: Annone Veneto, Caorle, Ceggia, Cona, Fossò*, Gruaro, Mirano**, Pramaggiore, Quarto d'Altino, Stra, Torre di Mosto, Vigonovo, Unione dei Comuni del Miranese  

 

Non pervenuti: 2 (4%): Camponogara, Meolo

 

*componente dell'Unione dei Comuni Città della Riviera del Brenta

**componente dell'Unione dei Comuni del Miranese

 

 

ATTIVITÀ 2022

Sono stati 17 i Pap pervenuti all'ufficio della consigliera nell'anno in esame, di cui 15 con richiesta di parere preventivo all'adozione in giunta, ai sensi di legge. 

L'andamento quinquennale vede la progressiva riduzione degli enti inadempienti (che non trasmettono il piano) e il corrispondente aumento della regolarizzazione. Il grafico evidenzia il 2019 come l'anno più "virtuoso" in questo senso, seguito dal rallentamento dei rinnovi o aggiornamenti negli anni della pandemia 2020 e 2021, con un 2022 in ripresa. 

Le grafiche analizzano la composizione per genere del personale emergenti dai Pap esaminati nell'anno (17), che evidenziano la forte composizione femminile tipica del comparto, un ottimo posizionamento delle lavoratrici nei ruoli di coordinamento o delle posizioni organizzative, ma un significativo ridimensionamento della loro presenza tra i ruoli dirigenziali. Il cosiddetto fenomeno del "rubinetto che perde" pare attutirsi negli anni, ma conserva una resistenza proprio nei livelli più alti. 

Altra spia dei fenomeni di divario di genere lavorativo in ambito pubblico, è rappresentata dal ricorso al part-time, che riguarda ancora troppo il versante femminile (in quest'analisi 88%) per essere considerato una vera scelta, quanto piuttoso un comportamento obbligato da un contesto generale di deroga alle incombenze non retribuite della vita familiare. 

 

 


 

Â